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L’autonomia contabile assicurata alle università statali dalla legge 9 maggio 1989, n. 168, ha prodotto scelte molto differenti. La maggior parte degli atenei adotta la contabilità fi nanziaria, anche se un numero sempre crescente sta predisponendo elaborazioni economico-patrimoniali, derivate dalla fi nanziaria. Alcune università statali (Trento e Camerino) hanno effettuato il passaggio alla contabilità economico-patrimoniale, generalmente adottata dagli atenei non statali legalmente riconosciuti. L’articolo presenta una proposta di principi contabili che potrebbero essere adottati dalle università in contabilità economico-patrimoniale. Pur nella convinzione che i principi contabili nazionali (defi niti dall’Organismo italiano di contabilità) e quelli internazionali (International Accounting Standards) siano in linea generale applicabili, sono state elaborate proposte per alcune fattispecie peculiari del sistema universitario, anche al fi ne di garantire omogeneità di comportamenti e comparabilità dei bilanci.