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Giovanni Barbato

Giovanni Barbato
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Maggioli Editore
Giovanni Barbato è dottore di ricerca in Sociologia Economica e Studi del Lavoro (ESLS) presso l’Università degli studi di Milano dove attualmente ricopre il ruolo di ricercatore a tempo determinato. Presso il medesimo ateneo, è docente di Economia aziendale e bilancio e svolge attività di ricerca nel campo della governance e valutazione della performance delle amministrazioni pubbliche, con particolare riferimento al caso delle università.

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L’accesso pubblico nel PNRR: analisi delle problematiche dei concorsi pubblici e possibili linee di sviluppo future - Public access in the National Recovery and Resilience Plan (PNRR): analysis of the problems of public competitions and possible lines of future development

journal: Azienda pubblica

issue: Azienda pubblica - 2022 - 03

Various authors

pages: 16

L’accesso al pubblico impiego è un punto cardine all’interno del PNRR in chiave di rinnovamento della PA italiana. Tuttavia, l’efficacia delle procedure concorsuali, soprattutto in paesi con una tradizione amministrativa legalistica come l’Italia, è spesso intaccata dall’eccessiva burocratizzazione delle stesse. Il presente articolo vuole analizzare quali sono le criticità principali relative all’accesso al pubblico impiego e le possibili strade di miglioramento, e in che misura gli obiettivi e le proposte attuative del PNRR su questo tema tengono conto di tali problematiche. Per rispondere a tali domande, l’articolo presenta i risultati di un’analisi empirica basata sui dati di un questionario somministrato agli enti locali e un’analisi Delphi con esperti della PA. Per quanto riguarda le problematiche dei concorsi, l’analisi evidenzia come queste si collochino in tre grandi aree: la programmazione del personale, l’organizzazione operativa dei concorsi e la rigidità della normativa di riferimento. I risultati dell’analisi Delphi fanno emergere come determinante agire sulle logiche e prassi della selezione pubblica. Sarebbe pertanto rilevante non solo delegificare la normativa concorsuale, ma anche passare dalla logica dei concorsi unici ad una logica di concorsi associati tra enti, svolti attraverso strutture professionalmente adeguate e organismi terzi volti ad analizzare le metodologie applicate e la loro congruità rispetto al tema della trasparenza e terzietà. Infine, risulta centrale orientare la valutazione in sede di selezione maggiormente alle competenze oltre che alle capacità tecniche e professionali e collegare in modo i processi di selezione ai processi formativi. Se dal punto di vista delle problematiche dei concorsi il PNRR dimostra chiara consapevolezza, tuttavia i suoi interventi di attuazione sembrano ricalcare la classica logica amministrativa orientata alla modifica del procedimento in ogni suo dettaglio tramite norme puntuali e tassative. Se da un lato questo potrà consentire l’immissione rapida di nuovo personale, dall’altro probabilmente non consentirà un’evoluzione della capacità amministrativa della PA italiana secondo gli stessi lungimiranti obiettivi iniziali declinati nel PNRR.L’accès aux emplois publics est un point focal au sein du PNRR en termes de renouvellement de l’AP italienne. Cet article vise à contribuer au débat sur l’accès aux emplois publics, tout d’abord en mettant en évidence les problèmes qui se posent lors des concours, grâce aux résultats d’un questionnaire administré aux collectivités locales, et, au vu de ces problèmes, à identifier des améliorations à travers les réflexions qui ont émergé d’une analyse Delphi. En ce qui concerne les problèmes des concours, l’analyse empirique de l’article met en évidence leur positionnement dans trois grands domaines : la planification des effectifs (ex : faiblesse dans l’analyse des besoins ; imprécision des profils professionnels), l’organisation opérationnelle des concours (ex : manque de technicité des sélectionneurs ; gestion d’un nombre excessif de participants) et la législation de référence (crainte des recours et réglementation contraignante). Au vu de ces faiblesses, les objectifs fixés par le PNRR ne peuvent être poursuivis uniquement par des interventions réglementaires ponctuelles et dérogatoires pour accélérer les procédures de sélection, comme cela a été fait jusqu’à présent. Sur la base de l’analyse Delphi, il apparaît comme déterminant d’agir sur la logique et la pratique de la sélection publique. Il serait donc pertinent non seulement de déléguer le droit de la concurrence, en laissant la régulation des systèmes de sélection aux institutions, mais aussi de passer de la logique des concours uniques à une logique de concours associés entre institutions, menés à travers des structures professionnellement adéquates et des organismes tiers visant à analyser les méthodologies appliquées et leur congruence par rapport à la question de la transparence et de l’impartialité. Enfin, il est crucial d’orienter davantage l’évaluation au stade de la sélection vers les compétences ainsi que vers les connaissances techniques et professionnelles et de lier organiquement les processus de sélection aux processus de formation post-sélection.
 

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